Oramai il clima è diventato imprevedibile. Ce ne accorgiamo giorno per giorno quando passiamo dalla t-shirt al cappotto come se nulla fosse.
Il detto “non ci sono più le mezze stagioni“, che tanto ci faceva sorridere ogni volta che lo sentivamo ripetere dai nostri nonni o dai nostri genitori, oggi ci fa preoccupare e non poco.

Ogni settore, ogni circostanza, ogni variabile ci fa riflettere su quelle che potrebbero essere le vie d’uscita per risolvere un problema così enorme.

Nel mentre si cercano soluzioni, tutti noi come possiamo agire nel nostro piccolo? Come possiamo far evolvere le nostre condizioni di vita quotidiana?
Nella fattispecie come possiamo ottimizzare e sistemare le nostre Case, dove passiamo la maggior parte del tempo, per raggiungere buoni risultati a livello di comfort e di risparmio energetico ed economico?

Cerchiamo di trovare delle soluzioni. Non le solite scontate ma per lo meno le più convincenti e “fattibili”.

Per farlo e nel cercare di metterle in pratica concretamente, ricordiamoci sempre alcuni punti fondamentali:

1) Fare un check-up energetico dell’abitazione è essenziale: Capire dove e come intervenire. Ad oggi ad esempio, la maggioranza delle abitazioni è ancora classificata in classe G e non è sicuramente un punto a favore. Sarà così necessario eseguire uno studio delle condizioni d’uso reali della casa e delle possibili soluzioni di intervento che ottimizzino il rapporto costi-benefici. Si valuteranno così l’isolamento dal quale dipende la dispersione o meno di calore durante le stagioni più fredde e eventuali interventi strutturali per arrivare ad un consumo inferiore al pari di una resa costante.

2) Incentivi fiscali su cui poter contare: potremmo coniugare quindi il concetto di risparmio energetico/economico con un comfort abitativo indispensabile, senza perdite di qualità e bellezza estetica. Ristrutturare è spesso la soluzione ideale. A tal proposito possiamo sempre sfruttare i vari incentivi e sgravi fiscali previsti dal dal Conto Termico 2.0
I diversi incentivi in vigore oggi consentono detrazioni fiscali in 10 anni che vanno dal 50% al 65%, fino a un mix di bonus che permette di ottenere una detrazione fiscale fino all’85% dei costi sostenuti (quest’ultima nel caso di interventi che riducono in maniera considerevole il rischio sismico dell’edificio).

3) Scegliere materiali eco sostenibili: è necessario prediligere materie prime certificate, di qualità e prodotte da aziende qualificate. Per l’isolamento di una casa ecologica è sempre meglio preferire dei materiali di origine naturale.

4) Sfruttare fonti rinnovabili: accoppiare il fotovoltaico con il solare termico per riscaldare l’acqua a uso domestico sarebbe il top. Servirà in particolare per ridurre l’acquisto di energia dalla rete e evidentemente per avere energia disponibile anche quando il sole non c’è dato che il clima fa spesso capricci.

Tutti noi avremmo pensato almeno una volta: “Quando avrò la possibilità costruirò per davvero una casa ecologica!
Come avete visto non è necessario ragionare più di tanto in questi termini e su delle metodologie troppo complesse e irrealizzabili.
E’ assolutamente inutile rimandare: bisogna cominciare subito!

Bisogna fare di tutto per crearsi una “casa dinamica” in grado di adattarsi al clima che cambia.