La crisi economica ha investito un po’ tutti i settori e le compravendite di immobili sono diminuite del 28 per cento. Su Internet nasce un soluzione per venire incontro alle esigenze delle famiglie: la ristrutturazione low cost

La crisi economica e la mancanza di fiducia delle persone nell’affrontare nuovi investimenti nel settore immobiliare sono alla base del progetto “ristrutturazione low cost”, nato a Legnano grazie al Gruppo Erif, importante società di costruzioni lombarda.
L’idea è stata quella semplice di una reinterpretazione dell’attività svolta da sempre in questo campo dal gruppo. La crisi economica ha fatto il resto con la conseguente difficoltà delle famiglie italiane ad accedere ai finanziamenti per l’acquisto di nuove abitazioni.
Secondo un’indagine di Nomisma, infatti, nel 2009 le persone che hanno acceso un mutuo per acquistare un’abitazione sono calate del 14 per cento e le previsioni per il 2010 sono di un ulteriore calo del 13 per cento. L’Agenzia del Territorio, che fa capo al ministero dell’Economia conferma questo calo con i dati degli ultimi tre anni che, relativamente alle compravendite di immobili, registrano una diminuzione del 28 per cento.
«Con questo progetto – spiega Luigi Barbato, presidente di Erifvogliamo proporre soluzioni che servano certamente alla nostra attività, ma soprattutto che siano vicine alle esigenze delle famiglie italiane».
«La nostra esperienza nel settore e le competenze interne della nostra società ci premettono di garantire un abbattimento dei costi fino al 20 per cento sul valore di mercato», continua Barbato.
Il progetto “ristrutturazione low cost” inizia sul web con due particolari interessanti: dalla
home page del sito si accede direttamente al preventivo on line (gratuito e con garanzia di risposta entro le 48 ore successive la richiesta) e l’appartamento di cortesia: nei casi in cui i lavori di ristrutturazione dovessero obbligare gli occupanti a liberare l’abitazione, Erif mette a disposizione delle famiglie un appartamento di appoggio per il tempo necessario al completamenti dei lavori.

[ Fonte: articolo di Lorenzo Gennari, tratto da Pubblicaamministrazione.net ]