Il mercato delle seconde case cresce di pari passo con quello delle città. E anzi con un ritmo maggiore, soprattutto in montagna e sui laghi. Andamento simile anche per quel che riguarda i prezzi, ancora in flessione. Poche le sorprese sul fronte delle singole località, con quelle di maggior prestigio che rimangono le più richieste e con i prezzi di gran lunga più elevati (e a volte, in controtendenza, in crescita). È la fotografia del mercato delle seconde case in Italia scattata da Fimaa-Confcommercio in collaborazione con Nomisma nell’Osservatorio nazionale immobiliare turistico 2016.

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«Nel corso del 2015-2016 – si legge nel report – si è consolidato il recupero del mercato immobiliare anche nelle località turistiche, seppure in un quadro di perdurante fragilità e incertezza. L’analisi dei dati conferma la teoria che vuole il mercato delle località turistiche muoversi con un ritardo temporale rispetto agli andamenti che si registrano a livello delle maggiori aree urbane del Paese. Solo a partire dal prossimo anno è lecito attendersi l’emergere di concrete indicazioni di superamento della crisi, che si manifesteranno, come accade oggi nei mercati urbani maggiori, prima con un’ulteriore intensificazione dell’attività transattiva e, in un secondo tempo, con un’inversione di tendenza di prezzi e canoni».

Gli acquisti

L’andamento delle compravendite delle abitazioni per vacanza – sono state monitorate 186 località di mare e 107 di montagna e lago – sono aumentate nel 2015 su base annua del +7,6%: in particolare, le località marine fanno segnare un +6,8%, quelle montane +9%, quelle di lago +16,1% (il dato delle Entrate a livello nazionale ha registrato un +6,5% nel residenziale, con le grandi città a +6%).

I prezzi e le località

Il prezzo medio delle case vacanza – rileva il report – è di 2.285 euro al metro quadrato, con un calo medio delle quotazioni del -2,3% su base annua: «Abruzzo e Basilicata sono le regioni che hanno registrato il calo più intenso (-5%), mentre in Campania i prezzi medi sono rimasti pressoché stazionari (-1% circa). La quasi totalità delle regioni (15 su 20) ha fatto segnare una diminuzione annuale dei prezzi tra il -2% e il -3%, in linea con quella media nazionale». Tra queste la Liguria segna -2,2%, la Lombradia e la Toscana -2,9%; in Puglia la flessione si ferma invece a -1,8%, mentre in Sardegna sale a -3,2%. La riduzione minore si registra in Friuli Venezia Giulia con solo un -0,6% per le località di montagna.

Santa Margherita Ligure si conferma in cima alla classifica delle principali località turistiche per quanto riguarda «i prezzi massimi di compravendita di appartamenti top o nuovi, con 14mila euro al mq. Seguono Forte dei Marmi con 13.500 euro al mq e Capri con 13.200 euro al metro, Madonna di Campiglio (12.600 euro), Courmayeur (11.300 euro) e Cortina d’Ampezzo (11mila euro). Sirmione, Sestri Levante e Sorrento hanno invece costi attorno agli 8mila-8.400 euro al metro quadrato.

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