Oggi vogliamo mettere a confronto due costruzioni: una nuova e una ristrutturata.
Recentemente queste due opere hanno ottenuto importanti riconoscimenti architettonici (ed anche per questo che oggi siamo qui a raccontarveli). Non tanto per i premi in sé, quanto il per fatto che questi due (meravigliosi) progetti hanno in comune più di quanto si possa pensare, nonostante la natura differente dei lavori: ovvero, un nuovo mondo di costruire.
Ca’ Spineda è una villa seicentesca che ha vinto il premio come miglior ristrutturazione residenziale d’Italia (REbuild 2014).
E’ situata in una splendida posizione nella splendida campagna dell’alta pianura trevigiana.
Prima della ristrutturazione |
Dopo la ristrutturazione |
In ogni sua componente il progetto risponde ad esigenze irrinunciabili quali il risparmio energetico ed il comfort. Un attento connubio fra innovazione tecnologica e rispetto per la storia e per l’ambiente circostante.
La ristrutturazione è stata realizzata secondo i più alti principi della bio edilizia, ma soprattutto una ristrutturazione basata sul valore e la bellezza della storia ed nel rispetto degli equilibri dell’uomo e della natura.
Un equilibrio, quello tra natura e uomo, ripreso anche dagli architetti Gonçalo Byrne, Pedro Sousa, Andrea Menegotto, João Nunes che hanno progettato Merville- Casa nel Parco, residenza situata a Jesolo, e arrivati in finale per il prestigioso Premio di Architettura Città di Oderzo.
Merville è un intervento di riqualificazione che ha come tema principale la qualità della vita intesa come armonia tra uomo e natura. Gli edifici, infatti, dialogano con il luogo in cui sono inseriti: lo scambio tra naturale e artificiale è di reciprocità.
Il complesso di Merville è inserito in una pineta di 50.000 metri quadrati divisa in due da viale Oriente: l’area fronte mare di 28.000 metri quadrati, è riservata agli edifici ed al parco privato; l’altra area di 22.000 metri quadrati, è adibita a parco pubblico.
Ed è proprio questa la nuova strada intrapresa da imprese costruttrici, architetti e addetti ai lavori.
Che ne dite?